Una nuova sfida ambiziosa e visionaria come Assessore alla Cultura di Roma Capitale

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Certi amori non finiscono, fanno giri enormi e poi ritornano.

Una grande emozione.
Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ringrazio, mi ha chiesto di assumere la responsabilità dell’assessorato alla Cultura.

Un incarico prestigioso ricoperto in passato da Renato Nicolini e Gianni Borgna, personalità straordinarie che oggi voglio ricordare. Ho deciso di accettare con responsabilità e dedizione assoluta.

Roma rimane il mio personale centro di gravità permanente.

Ascolterò, investiremo in un tour per comprendere meglio gli umori, i bisogni e i desideri della città: dai municipi agli operatori e le operatrici culturali, dalle associazioni alle imprese creative, dall’intellettualità diffusa alla cultura popolare, dalle università al sistema scolastico, dalle parrocchie ai centri sociali.

Con due assi di lavoro: riappropriazione e riconciliazione.

Riappropriazione per accorciare le distanze tra le diverse città di Roma, tra la grande bellezza e la sterminata periferia urbana. Al centro di questo asse di lavoro i cittadini e le cittadine romane, la loro identità, la capacità di sentirsi a proprio agio nel fruire lo straordinario patrimonio storico, architettonico, paesaggistico della Capitale.

Riconciliazione, al tempo del Giubileo, significa grazia, perdono, indulgenza. Significa valorizzare il profilo di Roma come città del dialogo, della pace, della solidarietà.

Miguel Gotor un abbraccio e grazie per il lavoro fatto sin qui.

In bocca al lupo ad Andrea Catarci nuovo Direttore dell’Ufficio del Giubileo delle persone e della partecipazione.

Ci metterò anima e cuore, vi chiedo pazienza, sostegno e la possibilità di condividere insieme questa grande opportunità.
Ambiziosa e visionaria, come merita Roma.

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