Smeriglio, transizione ecologica non passa per i rigassificatori. Va fermato il progetto che riguarda la costa ligure
(ANSA) – ROMA, 06 MAG – “La transizione ecologica è un’urgenza che deve imporci un cambio radicale di paradigma riguardo l’approvvigionamento e la gestione delle risorse energetiche. I rigassificatori, enormi navi che trasformano il Gnl o gas naturale liquefatto, sono impianti ad altissimo impatto sulle coste e gli ecosistemi marini. La costa ligure paga già un prezzo alto per il grande impatto degli impianti industriali energetici presenti nell’area circostante il Porto di Savona. Un rigassificatore avrebbe un impatto drammatico sugli ecosistemi costieri e sulle economie portuali, turistiche e paesaggistiche della zona. Per questo, decine di associazioni e i Comuni dell’area si sono mobilitati contro l’arrivo, sul litorale tra Vado e Savona, della nave Golar Tundra, sviluppata dalla Snam, un’impresa controllata da Cassa Depositi e Prestiti.
Questa operazione è fortemente voluta dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in accordo con il governo Meloni”. Lo dichiara Massimiliano Smeriglio, europarlamentare di Avs, a margine dell’incontro svolto a Quiliano.
“Abbiamo incontrato ed ascoltato – aggiunge . il sindaco di Quiliano Nicola Isetta, insieme tra gli altri al consigliere comunale Luigi Lanza e alla segretaria regionale di Sinistra Italiana Carla Nattero, per portare le giuste rivendicazioni del territorio in Commissione per le petizioni al Parlamento europeo. L’arrivo del rigassificatore, scelta calata dall’alto senza coinvolgimento delle amministrazioni locali, va fermato per tutelare l’ecosistema e dare valore alle esperienze virtuose territoriali di sostenibilità ambientale”. (ANSA).