SMERIGLIO, COLLABORO CON GIULI, A BREVE PIANO RIASSETTO AREA FORI IMPERIALI

Home 9 Comunicati Stampa 9 SMERIGLIO, COLLABORO CON GIULI, A BREVE PIANO RIASSETTO AREA FORI IMPERIALI

Smeriglio, collaboro con Giuli,a breve piano riassetto area Fori ‘Tra 10 giorni presenteremo progetto, ministro non è mio nemico’

(ANSA) – ROMA, 12 NOV – “Ho detto che con il ministro Giuli ci dividono visioni del mondo, militanze e probabilmente valori, ma siamo obbligati per responsabilità a lavorare insieme. Questo obbligo si sta trasformando in una collaborazione tranquilla e anche di condivisione come nel caso dei Fori Imperiali. Serve un patto con i cittadini. Ognuno si deve assumere un pezzo di responsabilità”. Lo ha affermato l’assessore alla cultura di
Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio, nel corso della trasmissione radiofonica “Giù la maschera” (Radio 1 Rai), condotta da Marcello Foa e dedicata al tema “Quando la cultura batte la burocrazia (e viceversa)”.
L’assessore Smeriglio ha ricordato che su Roma si sta lavorando “su Caput Mundi, che è un progetto di 500 milioni di euro del Pnrr, che prevede tanti cantieri”. “Abbiamo una grande occasione. Siamo alle porte del Giubileo, e sono previsti 25-30 milioni di pellegrini. Ma dobbiamo ricordarci che nella città ci vivono anche i cittadini. Quello che è accaduto a Venezia deve essere di monito per tutti”, ha osservato.
Secondo l’assessore alla cultura di Roma Capitale “siamo nella condizione in cui abbiamo soldi e procedure in campo. Sto lavorando con il ministro Alessandro Giuli per l’area dei Fori Imperiali. Devo dire che con molta pazienza, lavoro di fino e costante monitoraggio da parte del ministro e nostra, tra 10 giorni presenteremo il progetto di riassetto di tutta l’area dei Fori. Attualmente ci sono 113 cantieri per restauri, come nel
caso della Fontana di Trevi e altri luoghi. Ci vuole una grandissima ostinazione e amore per le nostre città”.
Massimiliano Smeriglio ha ricordato la figura di Renato Nicolini, storico assessore di Roma “che è stato il padre delle politiche culturali in Italia, non solo a Roma. È stato poco organico alle forme partito e un grande innovatore. Negli anni ’70 le città erano zone militarizzate. Lui ha pensato di riempire lo spazio pubblico fornendo servizi e occasioni culturali. Oggi siamo in una condizione del tutto diversa, in un contesto di guerre e narrazioni tossiche. Per questo bisogna liberarsi dei nemici immaginari. Posso avere diversità sull’idea di sovranità nazionale ed europea di Giuli, ma su come organizzare la fruibilità culturale penso che si possa andare benissimo d’accordo. Perché Giuli non è un mio nemico”. (ANSA).

Condividi questo articolo su